Th Resorts: "In Italiamanca un modello industriale sul turismo leisure"

In Italia "non c'è un modello industriale sul leisure, semmai c'è molta improvvisazione". L'allarme arriva da Graziano Debellini, presidente di Th Resorts intervenuto alla conferenza di presentazione del progetto di riqualificazione dell'Ospedale a Mare al Lido di Venezia.

"Io rappresento una cosa precisa nel turismo: leisure e vacanze. Nel Sud Italia gestiamo 15 villaggi e ogni volta gli operatori internazionali ci chiedono se ci sono le maestranze, gli hotel, se il personale è qualificato: significa che non c'è fiducia nell'Italia".

Tre sfide
Secondo il manager, tre sono le sfide che il settore deve affrontare in Italia: in primis, l'apertura dei capitali da parte delle imprese familiari. "Da quando abbiamo aperto a Cdp due anni fa, siamo passati da un fatturato di 38 milioni ai cento che speriamo di raggiungere quest'anno. Nel 2023 puntiamo a 150 milioni e abbiamo già altre quattro o cinque strutture in arrivo: da soli non avremmo potuto, serve un cambio di mentalità, avere un piano industriale".

Il manager sottolinea anche il problema della precarietà stagionale che caratterizza il turismo leisure: Th Resorts cerca di ovviare al problema con un portfolio di strutture equamente distribuite tra mare e montagna. "Se le risorse umane non sono curate, è difficile pretendere professionalità".

L'ultimo punto è legato alla competitività, argomento per cui Debellini tira in ballo la politica. "Togliere i voucher è stato una vergogna: certamente andavamo corretti, ma erano un grandissimo aiuto soprattutto per i lavoratori stagionali".

Per questo motivo, annuncia il presidente, "al prossimo TTG Travel Experience presenteremo tre ricerche, frutto di un tavolo di lavoro che portiamo avanti da due anni su questi argomenti".

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