Federbalneari valuta un’azione legale dopo le indicazioni dell’Inail per le spiagge

Sono le prime indicazioni ‘ufficiali’ arrivate agli stabilimenti balneari. E non mancano di suscitare perplessità. Le indicazioni del “Documento tecnico sull’analisi di rischio e le misure di contenimento del contagio da Sars-Cov-2 nelle attività ricreative di balneazione e in spiaggia” dell’Inail hanno subito acceso il dibattito tra gli operatori del settore.

Federbalneari si è infatti scagliata contro la comunicazione delle misure. “È evidente come tale documento, in assenza delle indicazioni ufficiali del Comitato Tecnico Scientifico, sia stato considerato come attendibile e prescrittivo sia dall’opinione pubblica e sia dagli imprenditori turistici e balneari che, in un momento già così drammatico, hanno esclusivamente bisogno di notizie certe e affidabili per decidere come affrontare la stagione” afferma l’associazione di categoria in una nota.

“La diffusione di queste prescrizioni - prosegue -, seppur redatte sotto forma di ‘ipotesi di modulazione delle misure di contenimento per il settore della balneazione’ ha gettato l’intero comparto turistico balneare in uno stato di ulteriore confusione ed incertezza, aggravando una situazione socio-economica al limite del collasso. Per questi motivi, con il nostro ufficio legale, stiamo valutando se esitano gli estremi per agire in vie legali e chiedere danni”.

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