Napoli, preoccupazione negli alberghi per il mese di settembre

Con un’occupazione camere del 49% nel mese di agosto, gli hotel di Napoli registrano un calo del 30% rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente. "La città ha vissuto di alti e bassi – dice il presidente di Federalberghi Napoli, Antonio Izzo -. Alcune strutture sono riuscite a lavorare abbastanza bene raggiungendo risultati soddisfacenti, visto il periodo, sia in termini di occupazione che di fatturato, ma la maggior parte ha sofferto e continua a soffrire. Le prospettive non sono positive, in particolare nel mese di settembre, a causa di un ritorno di paura per il virus che non invoglia a viaggiare. Sta calando anche il turismo di prossimità".

La preoccupazione per settembre è palpabile: il mese è caratterizzato da cancellazioni e poche prenotazioni. "Stiamo soffrendo molto la quasi totale assenza di turisti stranieri – dice ancora Izzo -; una vera ripresa potrà esserci solo quando l'aeroporto di Capodichino tornerà a regime e si riapriranno, in maniera costante, mercati internazionali, in particolare per Stati Uniti, Giappone e i principali paesi europei".

Oltre l'80% dei turisti in città sono stati italiani che hanno usufruito anche del bonus vacanze, mentre buono resta il dato sulla permanenza media, di 2,4 notti.

"Offrire sicurezza dal punto di vista sanitario e certezze dal punto di vista economico è l'unico modo per ripartire in maniera organica. Il prossimo obiettivo è il periodo natalizio, ma realisticamente la primavera del 2021 è da individuare come momento di rilancio” conclude Izzo.

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