Numero chiuso, ticket e divieti: le formule italiane contro l'overtourism

Con la forte ripresa della domanda per l'Italia torna anche la preoccupazione per l’impatto antropico sulle spiagge, i laghi e le città d'arte della Penisola. Ecco dunque che, sulla scia di quanto deciso per le Canarie e Lanzarote, anche in Italia avanza l’ipotesi di applicare divieti che abbiano lo scopo di evitare il sovraffollamento delle spiagge.

Le piccole isole
In realtà in isole come Procida si è applicato qualche provvedimento già da tempo: “Da qualche anno noi abbiamo inasprito il divieto di sbarco per le auto e i motorini che vengono da fuori regione - ha raccontato a Il Messaggero il sindaco dell’isola campana di Procida, Dino Ambrosino -. Il Ministero dei Trasporti ci dà infatti questa opportunità. È l’unica iniziativa che funziona”.

Anche in Toscana Sergio Ortelli, sindaco dell’isola del Giglio, ha trovato un modo per contenere i flussi: “Da 1.400 residenti arriviamo al picco di 10mila ingressi giornalieri d’estate, per un totale di circa 300 mila all’anno - ha chiarito -. Così abbiamo deciso che ad agosto possono portare l’auto solo coloro che soggiornano più di 4 giorni. E poi da quest’anno si pagherà all’ingresso un contributo di 3 euro per il periodo estivo e 2 per quello invernale”.

Anche a Lampedusa, in Sicilia, si aspetta l’ok del ministero per lo stop ai mezzi privati in estate: “Abbiamo fatto istanza per vietare l’arrivo di macchine e motorini per 40 giorni circa per i non residenti - racconta il sindaco Filippo Mannino; - mentre per l’isola di Linosa il divieto vale per tutto il periodo estivo”.

Il caso Sardegna
Anche in Sardegna si sta cercando di salvaguardare al massimo già da alcuni anni il fragile ecosistema delle spiagge. Tra i primi casi Baunei, che anche per il 2023 conferma un limite di accesso alle calette tipiche della zona orientale dell’isola. Da anni, invece, come spiega corriere.it bisogna prenotare con largo anticipo per passare una giornata sulla spiaggia della ‘Pelosa’, una delle più belle dell’isola, a Stintino.

La tutela dei laghi
Anche in montagna provvedimenti ad hoc sono stati presi per salvaguardare l’ambiente dai grandi flussi di turismo. In Trentino, ad esempio, al lago di Tenno è stata ideata una fascia esterna e tutta intorno allo specchio d’acqua per monitorare e limitare gli arrivi, mentre sul lago di Braies già due anni fa è stato avviato un progetto per contenere il traffico di veicoli in zona.
Nelle città d’arte, poi, la prima a disincentivare il sovraffollamento di visitatori sarà Venezia; per visitarla da quest'estate sarà necessario attraversare dei tornelli pagando un ticket dai 3 ai 10 euro in base alla capienza raggiunta.

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