Il commento del direttore
Remo Vangelista
Venti linee di intervento articolate in 60 misure da attuare in tempi brevi e quasi senza oneri a carico dei conti pubblici.
È questo 'Il Turismo lavora per l'Italia', i documento programmatico lanciato da Federalberghi per il rilancio del comparto in Italia.
Il documento, che viene presentato oggi, Giornata Mondiale del Turismo, verrà anche inviato a tutti i segretari dei partiti politici in vista della prossima campagna elettorale.
"La nostra sfida-proposta - afferma il presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca (nella foto) - è di incidere sulle scelte di politica turistica della prossima legislatura, avanzando idee e proposte operative, nella speranza che l’esecutivo ed il Parlamento raccolgano i suggerimenti che la categoria portante del settore turismo nazionale ritiene di avanzare".
Molti i temi su cui si punta l'attenzione del documento programmatico di Federalberghi, dalla fiscalità, con la richiesta di abolizione dell'imposta di soggiorno, della restituzione al settore una quota del gettito Iva prodotto dall’economia turistica e dell'istituzione di zone franche per rilanciare aree turistiche in crisi alla promozione. Su questultimo tema si va dalla trasformazione dell'Enit in Spa all'abolizione del visto turistico per l’ingresso dai Paesi Brics, dal rilancio del sistema dei buoni vacanza all'esposizione nelle hall degli alberghi e nei luoghi di grande transito di pezzi d’arte che giacciono negli scantinati dei musei.
E ancora, Federalberghi avanza proposte per la formazione e il lavoro e per l'ammodernamento, che punta a premiare le strutture che riqualificano con crediti d'imposta, e per la regolamentazione dei rapporti fra turismo off e online.
Ma un occhio di riguardo è anche dedicato alle infrastrutture e alla governance, per la quale si richiede una modifica dell’articolo 117 della Costituzione, per consentire lo sviluppo di politiche di sistema.
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