Vince la BrexitGli effetti sul turismo secondo Str e Oxford Economics

La Gran Bretagna ha deciso di lasciare l'Europa.

Mentre le Borse stanno fortemente risentendo del risultato del referendum sulla Brexit di ieri, 23 giugno, e il premier David Cameron ha rassegnato le sue dimissioni, il mondo del turismo guarda alla decisione inglese con un differente equilibrio.

Uno studio realizzato da Str Global in collaborazione con Oxford Economics, infatti, ha suddiviso gli effetti della consultazione su due momenti di impatto.

Per quanto riguarda il breve termine, dice Str, a soffrire di più sarà Londra, in particolare per un prevedibile calo della domanda interna spinta verso il basso dalle perdite economiche dovute alla crisi della Borse e alla conseguente contrazione del Prodotto interno lordo. Ne risentiranno maggiormente gli investimenti, compresi quelli alberghieri.

Nello stesso tempo, però, la diminuzione del valore della sterlina che già oggi è scesa a 1,3 dollari, spingerà la crescita del turismo internazionale, che troverà più conveniente la destinazione nel suo complesso.

Sul lungo periodo, Str e Oxford Economics continuano a mantenersi ottimisti sulla risposta del traffico leisure internazionale, mentre maggiori difficoltà arriveranno dal segmento business travel, anche in vista dei nuovi assetti in termini di libera circolazione delle persone verso la Gran Bretagna.

Per quanto riguarda i flussi in uscita dal Paese, invece, sicura sarà una contrazione del traffico leisure, che soffrirà di una sterlina meno forte.

Intanto, l'Europa ha davanti a sè un periodo di grande lavoro per permettere l'uscita della Gran Bretagna, con la quale bisognerà riscrivere tutti i trattati.

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