Il turismo dopo BrexitCosa cambia per i viaggi

Nessun programma da rivedere, nessun documento aggiuntivo da presentare. La Brexit non avrà, per il momento, conseguenze sul modo di viaggiare degli europei, italiani in primis. Tuttavia, una volta sancita l'uscita definitiva della Gran Bretagna dall'Ue, le regole potrebbero cambiare.

Per fare chiarezza la Codacons ha pubblicato il vademecum per chi viaggerà nel Regno Unito nelle prossime settimane.

Innanzitutto i documenti: al momento non è necessaria alcuna modifica sul fronte della documentazione per entrare nel Paese. Per ora, infatti, basterà la carta d’identità valida per l’espatrio e il passaporto sarà richiesto solo fra due anni circa, quando sarà completata la procedura di uscita dall’Ue.

Nel caso dei pacchetti vacanza, non sarà necessario pagare alcun sovrapprezzo e i viaggi non subiranno modifiche. Invariate, almeno per ora, anche le tariffe dei biglietti aerei; un eventuale rincaro è ipotizzabile, ma sul lungo periodo. Infine l’assicurazione: al momento i cittadini italiani continueranno a godere della copertura sanitaria in viaggio garantita dalla Tessera Europea di Assicurazione Malattia. Per il futuro, invece, sarà necessario munirsi di una specifica assicurazione sanitaria, al pari di quanto avviene per i viaggi.

Nell’immediato, il risvolto positivo della Brexit per i turisti italiani è la svalutazione della sterlina, che rende più convenienti gli acquisti nel Regno Unito e aumenta il potere d’acquisto dei viaggiatori Ue.
Infine, non ci saranno cambiamenti immediati per l’utilizzo del telefono cellulare, ma dopo la definitiva Brexit il Paese dovrà emanare una nuova legge sulle tariffe di roaming, altrimenti i provider dei servizi telefonici saranno lasciati liberi di fissare le loro tariffe.


Le risposte dell’Abta
La libertà di movimento tra il Regno Unito e l’Unione europea è ribatta anche dall’Abta, l’Associazione degli agenti di viaggi britannici. “Lo stesso Primo Ministro - spiega l’associazione - ha dichiarato che non ci sarà alcun cambiamento iniziale nel modo di viaggiare. La Tessera Europea di Assicurazione Malattia rimane valida, così come le normative relative ai diritti dei passeggeri”.

Dopo che il Regno Unito avrà notificato formalmente all’Unione europea la sua intenzione di lasciarla, gli altri Stati membri avranno fino a due anni di tempo per offrire al Paese uscente un accordo per i futuri rapporti commerciali: “Durante questo periodo - spiega ancora l’Abta - non ci saranno mutamenti nel turismo intraeuropeo”.

Per quanto riguarda, invece, i viaggi in aereo, per ora non ci saranno cambiamenti immediati rispetto, ad esempio, alle domande di risarcimento in caso di ritardo o annullamento del volo. Dopo aver lasciato definitivamente l’Ue, tuttavia, il governo britannico dovrà legiferare in materia, emanando nuove disposizioni.
L’Abta risponde anche sulla questione del duty free, affermando che è ancora possibile acquistare i prodotti esentasse, in attesa dell’uscita definitiva dalla Ue. Dopo, invece, sarà necessario rinegoziare un accordo con l’Europa sulla libera circolazione delle merci.

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