Passaporto e ‘Esta’ dopo Brexit: piano per i viaggi in Regno Unito

Una sorta di ‘Esta’, ma in versione britannica: è questa la soluzione del piano che sarà presentato da Boris Johnson nella giornata di oggi. Il nodo è di quelli che tengono io viaggiatori europei con il fiato sospeso: come si potrà viaggiare in Inghilterra dopo Brexit?

Stando al progetto che sarà annunciato dal premier, innanzitutto per i viaggiatori in arrivo dall’Italia non sarà più sufficiente la carta di identità, ma servirà il passaporto. Tuttavia la novità maggiore arriva dal visto: il progetto prevede infatti l’introduzione di un’autorizzazione in formato elettronico, simile all’Esta già adottato dagli States, da compilare almeno tre giorni prima della partenza, come precisa corriere.it.

I dettagli del progetto
La procedura semplificata varrà solo per chi si fermerà meno di tre mesi; oltre questa soglia, infatti, sarà necessario il visto di lavoro.

Non solo: dal momento che sarà necessaria l’autorizzazione, le autorità britanniche potranno negare l’accesso nel Paese, ad esempio ha chi ha precedenti penali. Saranno inoltre conteggiati arrivi e partenze dei viaggiatori, per evitare che nessuno si fermi più di 3 mesi.

Necessario precisare che, per il momento, si tratta comunque solo di un’ipotesi. Le misure saranno adottate solo in caso di vittoria dei tories nelle elezioni della prossima settimana. In questo caso, la Gran Bretagna uscirà dall’Unione europea il prossimo 31 gennaio. In caso contrario, l’intero impianto sarà da discutere nuovamente.

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