Stati Uniti, segnali di ripresa per il turismo

Timidi segnali di ripresa perQ l’industria dei viaggi statunitense. Nonostante i numeri del week end del Memorial Day segnino un calo di due terzi degli incassi rispetto all’anno scorso, i dati incrociati relativi ai prossimi mesi fanno ben sperare il turismo a stelle e strisce.

Secondo quanto riporta affaritaliani.it, arriva da più parti la conferma di un ritorno alla pianificazione dei viaggi da parte degli americani, nonché di una ripresa dei voli all’interno degli Usa. “La nostra economia è in recessione, ma l’industria dei viaggi è oltre e sta in una depressione, ma nonostante ciò si cominciano a vedere segnali di ripresa”, ha dichiarato il presidente e ceo della US Travel Association, Roger Dow.

Si torna a volare
L’Amministrazione per la Sicurezza dei Trasporti ha registrato 318mila controlli sanitari negli aeroporti nella giornata di giovedì scorso. Un dato tre volte superiore rispetto al 24 aprile, quando i controlli sono stati 99mila.

Il picco dei voli dall’inizio della pandemia è stato toccato il 15 maggio (7mila) e il trend è in crescita.

Il peso della pandemia
Resta, però, il lato oscuro della medaglia. Come nel resto del mondo, la pandemia ha colpito duramente il settore, con pesanti ricadute a livello occupazione. Secondo i dati diffusi dalla Us Travel Association sarebbero circa 8 milioni i lavoratori del turismo che hanno perso il lavoro (il 50% dell’intero settore).

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