Turismo in Francia: previsto un calo del 74% negli ultimi mesi dell'anno

Dall’analisi messa a punto da Entreprises du Voyage (Edv) in riferimento all’andamento delle prenotazioni di viaggi in Francia, emerge come la vendita ai clienti francesi di soggiorni e pacchetti in Francia e all'estero sia calata dell’83% nel periodo di luglio-agosto e del 74% nell'ultima parte del 2020 rispetto agli stessi periodi del 2019.

“Le Ota hanno risentito in minima parte della crisi rispetto alle agenzie tradizionali. D'altra parte, il loro portafoglio per il terzo quadrimestre dell’anno mostra il medesimo livello di flessione rispetto a quanto registrato dall’intero mercato a causa dell'indecisione dei consumatori. E il settore delle crociere è totalmente fermo”, afferma l’Edv.  Come segnalato da Le Quotidien du Tourisme poi, nel settore incoming, i dati sono se possibile peggiori, con un calo del 95% su luglio-agosto e dell’87% negli ultimi quattro mesi dell'anno.

“Le incertezze sulla possibilità di viaggiare nell'area Schengen e la quasi impossibilità di viaggiare da altri Paesi sono all'origine del bassissimo tasso di prenotazione. Parigi è stata più colpita rispetto alla provincia” aggiunge Edv. Nessun miracolo né per i viaggi d'affari, che hanno registrato un calo dell’80% durante l'estate e hanno poche prospettive di ripresa a fine anno, né per il Mice, con un calo estivo del 90% e una fine d’anno valutata al  -75%.

Per quanto riguarda più nello specifico i viaggi dei giovani e le gite scolastiche, che quest'estate hanno registrato un calo del100% all'estero e del 75% in Francia, l'Edv chiede che venga data maggiore visibilità sulla fattibilità delle partenze autunnali. Per il momento le prospettive per la fine dell'anno sono molto deboli con un calo del 70% dei viaggi all'estero e del 50% dei viaggi in Francia.

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