Priante, Unwto: “Il mondo del turismo deve sostenere il ministro Garavaglia”

Il 2020 è stata un’annata eccezionale per i turismo, comparto che ha lasciato sul terreno mille 300 miliardi di dollari a livello globale e 1 miliardo di turisti in meno, un'emorragia di 11 volte maggiore di quella registrata durante la crisi economica globale del 2009.

Ne ha parlato Alessandra Priante (nella foto),  primo direttore italiano del settore Europa dell'Unwto, che in un’intervista all’Ansa sottolinea come "La situazione è drammatica, registriamo un'altissima mortalità specialmente tra le microimprese, ma soprattutto non si riesce a programmare una ripartenza, perché è chiaro che per uscire da questa crisi servono linee, azioni e soluzioni condivise tra tutti i Paesi. Fino a che non ci saranno, non ce la faremo. Abbiamo messo in piedi un comitato di crisi globale sul turismo che si interfaccia continuamente anche tutte le organizzazioni dell'Onu coinvolte, dall'Oms a quella del Lavoro, tutto il resto del settore privato e ovviamente tutti gli Stati membri. Stiamo aiutando con delle linee guida i vari Paesi anche sulla allocazione del Recovery Fund, su quanto deve pesare il comparto e cosa funziona meglio rispetto ad altro. E abbiamo fatto un prospetto che mette a paragone le varie iniziative prese dagli Stati che speriamo sia utile".

La Priante lamenta il fatto che in altri Paesi europei si stia procedendo in modo più efficace. "A Madrid - racconta - funziona tutto a pieno regime e quindi questa grossa interruzione del turismo, seppur con delle perdite, non si è vista.  C'è una grande forza nel portare avanti il messaggio che se non si aiutano le imprese in questo momento, il tasso di mortalità sarà talmente violento che sarà troppo difficile recuperare".

E anche la Grecia, altro competitor dell'Italia, va presa ad esempio: "Ha fatto e sta facendo passi da gigante. Già quest'estate aveva lavorato con un sistema di intelligenza artificiale per fare un sistema di tracciamento sia dei residenti sia dei turisti sottoposti a tampone e ora lo sta utilizzando per fare entrare tutti quelli che sono già vaccinati. Dobbiamo trovare modi per incentivare la ripartenza e uno di questi è lo scambio di informazioni: se qualcuno è vaccinato o negativo tutti lo devono sapere perché si possa muovere".

E venendo all’Italia, "L'Italia, in cui l'Unwto crede molto, non deve perdere l'occasione di stare alla pari dei suoi colleghi europei. Quello che sta facendo ora il governo Draghi è un passo molto coraggioso a cui si era già pensato nel 2018. Ora il ministro Massimo Garavaglia si trova davanti un altro momento di transizione, che sarà molto complesso, quello che sarà importante in questa fase sarà destinare una parte adeguata del Recovery Fund al turismo che a questa punto si stacca dalla Cultura. Avrà poi bisogno di dialogare con tutti i colleghi, dal Mef ai Trasporti, dalla Transizione digitale alla Cultura con la visione dall'alto di Mario Draghi, che è una carta molto importante in questo momento così difficile. Tutto il mondo del turismo deve aiutare Garavaglia e non solo chiedere e basta. Il ministero del Turismo ora non esiste e va costruito, in questo momento alla direzione generale Turismo ci sono 15 persone. Garavaglia ha davanti un impegno molto più grande di quello che può sembrare e deve sistemare tante cose che non sono state fatte nel passato. Probabilmente questa può essere una grande occasione. Il G20 è pure una grande occasione e aiuteremo, anche come Unwto, Garavaglia".

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana