Viaggi senza quarantena
Ecco dove si può andare

11/05/2021
08:35
 

L’accelerazione della campagna vaccinale li ha convinti: sono sempre di più i Paesi europei che si stanno aprendo ai turisti italiani eliminando addirittura l’obbligo di isolamento fiduciario all’arrivo, purché si sia muniti di un test negativo al Covid-19 effettuato poche ore prima della partenza, oppure si presenti il certificato vaccinale che dimostri di aver completato il ciclo di immunizzazione.

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Mentre dunque si aspetta l’arrivo del pass che potrà permettere a vaccinati o guariti di muoversi liberamente all’interno dei propri confini nazionali, in Italia la Farnesina sul sito Viaggiare Sicuri ha aggiornato le regole di ingresso in alcuni Paesi stranieri.

In Grecia e Croazia senza autoisolamento
Per quanto riguarda, ad esempio, la Grecia è stato rimosso l’obbligo di isolamento fiduciario di 7 giorni, precedentemente in vigore, per i passeggeri che risiedono nei Paesi Ue, nell'area Schengen, Regno Unito, Usa, Emirati Arabi Uniti, Serbia e Israele purché, al momento dell’ingresso in Grecia, siano in possesso di un test molecolare negativo (in inglese), effettuato nelle 72 ore precedenti all’arrivo, o - in alternativa - di un certificato di vaccinazione (purché siano decorsi almeno 14 giorni dal completamento della vaccinazione).

Rimane invece in vigore per tutti i passeggeri in arrivo la possibilità di essere sottoposti, a campione, a un test rapido effettuato all'arrivo in Grecia.

Anche la Croazia ha eliminato la quarantena per gli italiani in arrivo: basta che presentino l’esito negativo di un tampone molecolare o test antigenico rapido effettuato nelle ultime 48 ore. Come spiega la Farnesina il certificato relativo al tampone antigenico deve contenere il nominativo del produttore del test e/o il nome commerciale del test. In caso contrario, il certificato non verrà accettato come valido.

In alternativa i viaggiatori provenienti dall’Italia potranno presentare il certificato di vaccinazione se sono trascorsi 14 giorni dalla somministrazione della seconda dose, oppure dalla prima dose per i vaccini che vengono somministrati in un’unica dose. Le persone che hanno superato la malattia da Covid-19 e sono in possesso del relativo certificato medico sono esentate dall’obbligo di presentare l’esito negativo al tampone molecolare o antigenico se sono state vaccinate con almeno una dose del vaccino. Questa esenzione si estende fino a cinque (mesi dalla data della somministrazione del vaccino.

Chi vorrà potrà infine sottoporsi al tampone all'arrivo in Croazia, ma in questo caso dovrà autoisolarsi in attesa del risultato; solo nel caso non sia possibile effettuare il tampone è prevista la misura di autoisolamento di 10 giorni.

A Cipro il test si ripete, in Spagna no
Diverso il caso di Cipro che, per gli italiani, pur non prevedendo la quarantena, richiede la presentazione di un certificato di negatività del tampone molecolare effettuato non più di 72 ore prima della partenza. Occorrerà però ripetere il test anche all’arrivo a Cipro, rimanendo in autoisolamento fino all’esito dell’esame.

Anche la Spagna ha tolto l’obbligo di quarantena ma, come sottolinea il sito Viaggiare Sicuri, ha mantenuto l’obbligo di presentare un test molecolare PCR negativo effettuato nelle 72 ore antecedenti l’ingresso - per via aerea o marittima - nel Paese. Per l’Italia l’obbligo riguarda i passeggeri provenienti da qualunque regione e non sono ammessi i test rapidi, nemmeno per le Canarie.

Norme più rigide per il Portogallo, che consente l’ingresso o il transito solamente per i viaggi essenziali: per motivi professionali, di studio, di ricongiungimento familiare, di salute o per ragioni umanitarie.

I passeggeri in arrivo da tutti i Paesi, compresa l’Italia, sono tenuti a presentare un test molecolare RT-PCR al Covid-19, con risultato negativo, realizzato entro le 72 ore precedenti il viaggio, in assenza del quale non potranno imbarcarsi. I bambini con età inferiore ai 24 mesi sono esentati dal presentare il suddetto test.

Novità per la Polonia è l’esenzione dalla quarantena di 10 giorni per chi presenti un tampone negativo (PCR o antigenico), effettuato non oltre le 48 ore precedenti l’ingresso nel Paese e redatto in lingua inglese o polacca. S. G.


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