I Caraibi sulla via della ripartenza

I Caraibi stanno risollevando la testa. Giamaica e Repubblica Dominicana, ad esempio, hanno in comune un dato: l’incremento progressivo del numero di visitatori che, sfidando le norme anti-Covid, hanno scelto di soggiornare in questi Paesi durante la stagione estiva.

La Giamaica spera in una fine anno favorevole dopo che, negli ultimi tre mesi, ha ospitato 40mila turisti facendo entrare nelle casse statali quasi 80 milioni di dollari. Il Paese, che ha riaperto le porte ai visitatori il 15 giugno scorso, si sta risollevando dopo che, a inizio anno, aveva previsto una perdita potenziale di 10 milardi di dollari se la chiusura fosse continuata.

Soddisfacenti anche i risultati della Repubblica Dominicana, che ha messo in atto un'apertura rischiosa che includeva offerte sanitarie accolte favorevolmente dai turisti. Il cosiddetto Piano di Copertura Medica Gratuita, concesso ancora a tutti i visitatori che arrivano nel Paese con voli commerciali e stanno in albergo per tutta la durata del soggiorno, ha raggiunto l'obiettivo di attirare i viaggiatori.

Più cauta Cuba: il governo dell’isola, spiega Travel Trade Caribbean, ha annunciato la graduale apertura delle sue frontiere dal prossimo 15 novembre se la curva pandemica lo consentirà.
Si calcola che approssimativamente i Caraibi abbiano perso, a causa della pandemia planetaria, qualcosa come 460 milioni di visitatori.

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