Hilton e Marriott: "Visti più rapidi per favorire il turismo"

Visti più facili, che favoriscano gli spostamenti internazionali.  

È la richiesta di Hilton Hilton Worldwide e Marriott International, che al World Economic Forum di Davos hanno lanciato un appello ai leader mondiali dell'economia e dell'industria del turismo affinché sollecitino i governi ad adottare rapidamente politiche 'smart visa'.

I due gruppi alberghieri, che rappresentano circa 7mila hotel in 90 Paesi e che contano 600mila dipendenti, stanno collaborando con i delegati all'aviazione, ai viaggi e al settore del turismo del Wef 2013 per promuovere un'azione che ha obiettivi fissati per il 2015 a livello regionale e 2020 a livello mondiale.

"L'Omt ha detto che nel 2012 più di un miliardo di persone ha viaggiato oltre i propri confini costituendo uno straordinario catalizzatore per il
commercio globale e la creazione di nuovi posti di lavoro - ha dichiarato Christopher J. Nasetta, president e ceo, Hilton Worldwide -. Siamo al World Economic Forum per far fronte alle sfide economiche e sociali. Favorire la crescita del turismo internazionale è un obiettivo a portata di mano che consente di creare crescita economica e occupazionale".

Diversi Paesi stanno rivedendo le politiche dei visti, migliorando i risultati dell'inbound. Sono i casi, ad esempio, della Turchia, della Cina, della Russia, dell'Australia e degli Emirati; i Paesi dell'Asean, dal canto loro, si stanno muovendo verso un visto regionale.

"I governi più attenti considerano i viaggi e il turismo internazionali come un commercio - ha affermato Arne Sorenson, president e ceo di Marriott International - e stanno facendo il possibile per rimuovere le barriere e avere un atteggiamento più strategico nel considerare i temi caldi dei visti e degli accessi che scoraggiano le persone a muoversi e a fare affari".

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