Planetaria Hotelsassume: cosa serve per lavorare nel lusso all’italiana

Genuinità di spirito, predisposizione a “risolvere ogni tipo di situazione” e voglia di impegnarsi. Non sono solo le competenze acquisite con l’esperienza sul campo o la formazione scolastica a garantire una porta d’accesso nel mondo dell’ospitalità alberghiera d’eccellenza. Ne è un esempio Planetaria Hotels.

Il gruppo italiano, presente in cinque destinazioni italiane con 9 con strutture a 4 e 5 stelle, è attualmente in cerca di figure da inserire negli ambiti del management, dell’accoglienza e del food & beverage e a TTG Italia svela il suo approccio nella ricerca di personale, prettamente legato ai tratti caratteriali della singola persona. “Attualmente – spiega il direttore generale Damiano De Crescenzo - cerchiamo sous chef a Milano, un responsabile ristorazione a Firenze, front office e revenue a Roma e altre figure nel food & beverage. Cerchiamo soprattutto persone genuine, perché vogliamo che il nostro cliente avverta la spontaneità del personale”.

Spontaneità e sicurezza
Una spontaneità che il gruppo apprezza già in fase di candidatura, persin prima del colloquio one to one. Può capitare, ammette tra le righe il d.g., che anche le candidature più azzardate e coraggiose non passino inosservate e finiscano sulle scrivanie dell'Hr.

Lo spirito di iniziativa e l’unicità della risorsa vengono premiati, perché in ciò Planetaria Hotels vede un tratto fondamentale del proprio modus operandi. “A differenza dei grandi gruppi, non imponiamo ai nostri lavoratori regole rigide – precisa De Crescenzo -. Lasciamo molto spazio alla persona. Noi offriamo un prodotto che rispecchi la destinazione in cui la struttura è inserita, così anche a livello di servizio lasciamo molto spazio all’individualità”.

La formazione
Quanto rivelato fino ad ora non vuol dire però che passi in secondo piano il bagaglio formativo della risorsa. Nell’individuazione delle nuove leve, che spesso iniziano la loro scalata aziendale attraverso tirocini, anche la formazione, motivo per il quale lo stesso d.g. è impegnato in prima linea nel mantenere rapporti con gli istituti scolastici e le università.

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