La sfida Burgio-PatanèDue leader a confronto

Sono stati i principali protagonisti del mercato degli ultimi 18 mesi, con una sfida indiretta a colpi di acquisizioni, investimenti, new entry. Modelli e strategie diverse, che riflettono impostazioni differenti, ma con davanti un obiettivo comune: essere il numero uno del mercato del turismo italiano. E scalare posizioni anche in Europa.

È la rotta inseguita in parallelo da Gabriele Burgio, presidente e amministratore delegato del Gruppo Alpitour, e Luca Patanè, presidente di Uvet, sempre più attivi nel fare crescere le proprie aziende e oggi messi a confronto nell’inserto L’Economia del Corriere della Sera. Che intanto trova una somiglianza importante nel portare avanti il piano di sviluppo: gli investimenti principali stanno andando in entrambi i casi nei confronti della tecnologia, unica vera chiave per aprire tutte le porte che consentono di contare per il futuro, in un mercato in continua evoluzione e con una clientela sempre più iperconnessa.

Il modello Burgio
Poi le strade si dividono, anche a causa di percorsi passati molto lontani tra loro. Intanto Burgio e la sua Alpitour, che sta iniziando una nuova fase forte dell’ingresso nel capitale di Tamburi, che si è immediatamente tradotto in una prima operazione oltre i confini italiani, con la creazione di Alpitour France. Per il futuro l’impegno porterà a un potenziamento del ruolo di Neos e di VoiHotels, perché l’obiettivo del manager è avere un maggior numero di alberghi di proprietà (12 a oggi) per controllare la massimo al filiera e magari ridurre la cifra degli anticipi dei pagamenti di primavera, stimata in circa 100 milioni.

Il modello Patanè
Per la Uvet di Patanè, invece, il prossimo tassello potrebbe essere quello ancora mancante per arrivare a un gruppo globale e in grado di competere maggiormente con i big: Blue Panorama, per la quale il manager ha apertamente ammesso l’interesse, potrebbe fornire quella compagnia aerea in grado di garantire i voli internamente. Per il tour operating da qualche mese si è portata in casa Settemari, ma in questo caso potrebbe trattarsi di un’operazione intermedia per fare poi un’ulteriore salto in avanti. E poi l’online, dove Uvet vuole contare sempre di più nella vendita di biglietti aerei e hotel, senza lasciare da parte il segmento della distribuzione.

La sfida a distanza va avanti ed è lecito aspettare nuovi colpi magari senza attendere troppo tempo.

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