L’autunno caldodel turismo: tutti contro tutti

Dalla crescita dei network e dall’avanzata del low cost (due fenomeni che si sono verificati più o meno negli stessi anni) poco è cambiato nell’assetto del turismo. Certo, le vendite e le aggregazioni non sono mancate. Ma la struttura del mercato era rimasta pressoché invariata.

Le tensioni, però, non sono mancate. Le varie parti del mercato hanno più o meno collaborato e gli scontri a viso aperto sono rimasti episodi isolati. Qualcosa, tuttavia, potrebbe cambiare.

La crisi del Covid ha travolto il settore del turismo come uno tsunami. E la sopravvivenza è diventata qualcosa che nessuno dà più per scontata.

Uno scenario mutato
In questo contesto, l’obiettivo per l’estate in corso è sostanzialmente uno per tutti: salvare i conti.

Ma una volta archiviata la stagione calda, sarà il momento della resa dei conti. E le tensioni che negli ultimi tempi erano rimaste sotto traccia sono probabilmente destinate ad emergere.

I rapporti tra agenzie di viaggi e vettori non sono rose e fiori da diverso tempo. Ed entrambi i settori stanno pagato caro il costo della crisi. Ora, con i tempi difficili che stanno attraversando, la contesa potrebbe farsi ben più aspra, con entrambi i fronti impegnati a ridurre al minimo i costi.

Ma le ombre si potrebbero allungare anche sui legami tra agenzie di viaggi e tour operator. Senza contare ovviamente i network, anche loro messi a dura prova.

E tutti, a loro volta, saranno impegnati con ciascuno degli altri elementi della filiera. Agenzie di viaggi, tour operator, network, compagnie aeree: ognuno ha delle ‘vecchie ruggini’ pronte ad emergere.

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