Filippo Tura, Mosaico:“Siamo pronti, ma la situazione è ancora complessa”

Sul fronte del lungo raggio la situazione è ancora molto critica, ma gli operatori specializzati non si danno per vinti e tentano tutte le strade possibili per ridare fiato a una programmazione che si spera possa tornare a fare qualche numero dal periodo di Natale. È il caso di Mosaico, nome storico del tour operating nostrano legato alle destinazioni del Sud-est asiatico, che continua a puntare su un prodotto che programma da 32 anni.

Iniziative mirate
“Abbiamo tentato di mettere in campo iniziative forti per ridare fiducia al mercato, almeno dal 2021 – spiega il sales manager, Filippo Tura (nella foto) -. Da un mese abbiamo così lanciato la policy che prevede per tutte le pratiche confermate con partenza dopo il 1 novembre la possibilità di annullare il viaggio senza penali. E se durante il viaggio sopravvenissero restrizioni, Mosaico si fa carico di tutte le spese di alloggio e cambio voli sostenute dal cliente dell’adv”.

Situazione confusa
Con molta sincerità Tura non nasconde però come “fino ad oggi questa opportunità non abbia sortito grande effetto, anche perché la situazione è ancora molto confusa. Non solo per la quarantena imposta al rientro in Italia dai Paesi extra Ue, ma anche per i disagi che i clienti possono patire per le lunghe attese in aeroporto e per le regole in continua evoluzione sulla condotta da tenere all’ingresso nei diversi Paesi”.

Necessario il sostegno del Governo
Se i casi di coronavirus nel mondo dovessero calare nelle prossime settimane, si potrebbe pensare a un lieve recupero nel periodo natalizio, pari al massimo al 30 per cento di quanto realizzato nel 2019. Ma questa è l’ipotesi più ottimistica. Da qui l’importanza del sostegno delle istituzioni: “La cassa integrazione è una misura necessaria per salvare posti di lavoro e contenere la crisi. Noi di Mosaico siamo prontissimi alla ripartenza e la mia speranza è quella di mantenere intatto l’organico, anche perché è formato da personale con una lunga specializzazione alle spalle. Ma serve il sostegno economico del Governo”.

Effetto voucher
Un ulteriore fronte aperto è poi quello legato ai voucher: “Rendendoli rimborsabili dopo 18 mesi si complicano ulteriormente le cose. Per noi diventa se possibile ancor più importante la collaborazione con gli agenti di viaggi: dobbiamo supportarci a vicenda in questo momento e sperare in un 2021 di ripresa. Insieme ce la faremo”. I.C.

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