Corinne Clementi, IGV:“Delusi dal decreto Sostegni ter”

Corinne Clementi (nella foto) non ci sta. Il decreto Sostegni ter lascia l’amaro in bocca all’amministratore delegato de I Grandi Viaggi, che si definisce profondamente delusa da un provvedimento che “di fatto ci pone in grande difficoltà”.

Incertezza
Innanzitutto, a causa dell’incertezza. “Sul fonte degli ammortizzatori, stiamo aspettando che l’Inps sblocchi la procedura per presentare le domande. Abbiamo diritto a questo sostegno, ma fino ad ora stiamo vivendo in una condizione ‘sospesa’, che danneggia sia le aziende turistiche  sia i dipendenti, incerti sul proprio orizzonte lavorativo”.

Gli ostacoli
Andate deluse le speranze di un prolungamento della cassa Covid, Clementi lamenta una serie di altre difficoltà che rischiano di gettare ombre anche sul 2022. “Stiamo lavorando fra mille ostacoli. Sull’onda della crisi, tante agenzie di viaggi hanno chiuso o si apprestano a farlo e sta venendo a mancare un anello fondamentale della filiera. Abbiamo ricevuto richieste di clienti disorientati, che, volendo prenotare una vacanza, non hanno più l’agenzia di viaggi di riferimento alla quale rivolgersi. Sicuramente si creerà un nuovo equilibrio fra tutti i player del settore, tour operator, agenzie, catene alberghiere. La situazione però al momento è ancora molto delicata e il mood che si respira è purtroppo condizionato dalla comunicazione distorta veicolata da buona parte dei media, che non fa che contribuire a creare incertezza e confusione”.

Andare avanti
Intanto, le regole cambiano continuamente: “Le polizze assicurative ad esempio,  non considerano più il Covid come evento eccezionale e di conseguenza dobbiamo adattarci a questa novità”. Malgrado tutto però, il messaggio della manager resta positivo: “Bisogna andare avanti. Chi si ferma è perduto. In Igv procediamo con coraggio, resilienza e serenità nel programmare il futuro. Siamo confortati dalla ripresa di conferme e preventivi, non solo sull’Italia ma anche su mete a lungo raggio come Maldive, Seychelles, Polinesia, Perù. Stanno ricominciando ad arrivare anche le richieste per i viaggi di nozze accantonati o rimandati durante i momenti più duri della pandemia”.

Interventi urgenti
Ci sono tutti i presupposti per rinascere a patto che, sottolinea Clementi, “arrivino gli aiuti promessi per ridare fiato a tutti gli attori della filiera e ci sia un cambio di filosofia a livello governativo. Non più e non solo corridoi verso destinazioni extra Ue, che sicuramente ci aiutano ma non sono risolutivi, ma un’apertura generalizzata, senza divieti globali ma semmai con lo ‘sconsiglio’ su alcune specifiche mete. Deve essere considerata la situazione individuale del passeggero e comunque le regole vanno definite a livello di Unione europea”.

La stagione in montagna
Regole che consentirebbero di tornare a ospitare anche i turisti stranieri, che invece non sono arrivati durante l’inverno. “Eravamo partiti benissimo – chiude Clementi – con le strutture di Gressoney La Trinitè e Madonna di Campiglio che stavano ottenendo ottimi numeri. Poi la variante Omicron e la cancellazione di gruppi di stranieri e scolaresche ci ha di fatto compromesso la stagione”.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana