Stop tassa di imbarco:vittoria delle low cost

Alla fine l’emendamento c’è. La norma che dovrebbe salvare le compagnie aeree dall’addizionale comunale sui diritti di imbarco entra nel provvedimento sugli Enti territoriali, con il via libera della Commissione Bilancio. L’iter proseguirà oggi, con l’approdo alla Camera.

La misura, se approvata, sospenderebbe la tassa dal 1 settembre 2016 a fine anno. Il problema, dunque, sarebbe da riaffrontare il prossimo gennaio.

La decisione di inserire l’emendamento, ovviamente, è stata immediatamente applaudita dalle low cost, che non avevano mancato di manifestare la loro contrarierà.

In particolare, tra le prime a commentare la notizia è stata Ryanair (che negli scorsi mesi è stata anche protagonista di un braccio di ferro con il Governo, con tanto di minaccia da parte della low fare di tagliare le rotte). “Abbiamo accolto favorevolmente le dichiarazioni rilasciare nel weekend dal ministro Del Rio circa la possibilità di eliminare da settembre l’aumento della tassa comunale di 2,5 euro”, ha affermato Kenny Jacobs, chief marketing officer della compagnia.

Soddisfazione anche da parte di Frances Ouseley, direttore di easyJet per l’Italia: “Accogliamo con favore l’intenzione del Governo Italiano di sospendere le addizionali d’imbarco per l’ultimo quadrimestre dell’anno in corso”.

Ma il manager rilancia: “Auspico sia un primo passo verso una completa abolizione della tassa nel futuro. Da gennaio 2017, infatti, il problema si riproporrà in modo strutturale e va quindi affrontato con maggiore incisività, da subito, intervenendo già all’interno della prossima Legge di Stabilità, che rappresenta una ulteriore opportunità di ridurre le addizionali d’imbarco ed imprimere quindi positivi cambiamenti dal 2017 in poi”.

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