Tasse aeroportuali: stop all'aumento delle addizionali d'imbarco

Niente più aumento all’addizionale d’imbarco. E l’industria del trasporto aereo festeggia. Dopo una prima sospensione stabilita dal Governo italiano nei mesi scorsi, ora è definitiva la cancellazione dell’incremento che aveva preso il via, senza interpellare gli attori del comparto, a gennaio 2016.

“Un passo nella giusta direzione” dicono all’unanimità Iata, Airlines4Europe e Ibar, riferendosi alla definitiva soppressione dell’incremento delle tasse di imbarco aeroportuali prevista dalla legge di bilancio 2017 attualmente al vaglio del Parlamento italiano.

“Già in agosto, nell’occasione della sospensione di questa tassa – dichiara Araci Coimbra, presidente Ibar – avevamo espresso il nostro apprezzamento per una decisione che a nostro avviso andava nella giusta direzione: quella di favorire piuttosto che scoraggiare la mobilità, producendo al contempo effetti benefici sul Pil nazionale e sul numero degli occupati nel settore”.

Se fosse stato confermato, “l’aumento della tassa di imbarco avrebbe ridotto la domanda di oltre 750mila passeggeri all’anno e distrutto più di 9mila posti di lavoro entro la fine di questo decennio - ha commentato Rafael Schvartzman, vp regional Europe di Iata -. Abbiamo condotto una campagna forte e chiara contro questa tassa, ed ora dobbiamo riconoscere al Governo il merito di aver ascoltato”.

Le recenti esperienze in altri paesi europei - conclude Thomas Reynaert, d.g. di A4E - dimostrano appieno i benefici sull’economia nazionale che derivano da una riduzione della tassazione sul trasporto aereo”.

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