Air France, la svolta: a settembre la ripresa

I mesi di settembre e ottobre rappresenteranno il punto di svolta nella programmazione di Air France. Un bimestre durante il quale tornerà a livelli tradizionali (almeno per il numero delle rotte) il network domestico, verrà coperta la gran parte della rete a corto e medio raggio, mentre il long haul assumerà una fisionomia ben definita.

Tutto a scapito del numero delle frequenze, in linea con le altre major europee: la domanda non è infatti ancora in grado di supportare un’offerta al pari con il 2019 e il massimo che il vettore transalpino prevede di riuscire a raggiungere, in questo senso, sarà quota 60 per cento.

Riattivata la flotta
Entrando maggiormente nel dettaglio della programmazione, entro la fine dell’orario estivo, prevista per la fine di ottobre, il vettore sarà in grado di collegare quasi 170 destinazioni, uno schedule che consentirà di fare tornare in attività 163 su 212 aerei della flotta.

Il ruolo dell'Italia
Anche l’Italia giocherà un ruolo importante in questa fase: saliranno infatti a 13 le destinazioni della Penisola che faranno parte del network, con una distribuzione che coprirà tutto il Paese, da Nord a Sud. Sul lungo raggio invece si rivedranno destinazioni leisure come Mauritius, Papeete, Punta Cana, Santo Domingo mentre sul fronte asiatico torneranno Bangkok, Bombay, Delhi tra le altre oltre a Cina e Giappone.

Le incognite
Una ripresa importante sulla quale tuttavia, ammette la stessa compagnia, pesano ancora molte incognite legate alla pandemia e alla sua diffusione. Una situazione che imporrà quindi prudenza e capacità di intervenire in tempo reale qualora sia necessario.

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