Alitalia: Vestager apre sul bando. Ma si rischia l’addio allo storico brand

Una concessione e tante richieste. Dietro alla reciproca soddisfazione dimostrata ieri dal Governo e dalla commissaria Ue Margrete Vestager in merito al futuro di Alitalia e Ita e all’iter che dovrà essere seguito per la nascita della nuova compagnia, non mancano tuttavia paletti severi. E i tempi per l’avvio delle operazioni rischiano di allungarsi.

No al bando di gara
Intanto la nota positiva: non servirà il bando di gara per il conferimento del ramo aviation a Ita. Lo ha scritto a chiare lettera la stessa Vestager in una nota: “Sebbene una gara d'appalto pubblica, aperta, trasparente, incondizionata e non discriminatoria sia il modo migliore per stabilire un prezzo di mercato, essa non è un presupposto assoluto per garantire la discontinuità economica”.

Discontinuità
Poi però i paletti, tutti legati al tema caldo della discontinuità. Secondo quanto riportato da Repubblica le richieste (o meglio, imposizioni) riguardano il taglio delle rotte in perdita, la cessione di slot a Linate in particolare, la rinuncia alla quota di maggioranza in caso di partecipazione di Ita negli altri due rami, aviation e handling. E poi un aspetto per certi versi formale, ma altamente spinoso: il cambio di nome.

Intanto il confronto continua e sono attesi nuovi sviluppi già dai prossimi giorni

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