Costi, pricing, personale Ecco le sfide per i vettori

E’ stato uno dei settori maggiormente colpiti a livello mondiale dalla pandemia, bruciando complessivamente centinaia di miliardi di dollari e salvandosi forse solo grazie ai sostegni ricevuti dai rispettivi stati, low cost a parte. Ma il trasporto aereo va sicuramente annoverato tra i comparti che meglio hanno saputo cavalcare i segnali di ripresa, modificando in qualche caso modelli di business per adattarli alla nuova realtà. E non è un caso che il prossimo anno, stando alle previsioni della Iata, i vettori torneranno finalmente a rivedere il segno più nei conti.

Le sfide
Ma non si tratterà di una passeggiata, hanno più volte messo in guardia i principali top manager e lo stesso ceo della Iata Willie Walsh, perché le (nuove) sfide emerse in particolare nell’ultimo anno non sono ancora state vinte. A partire dalla voce costi, che rimangono alti nonostante un certo rallentamento degli ultimi tempi, che costringono a mantenere prezzi in forte crescita. Una scelta inevitabile, ma che rischia di scontrarsi con il potere d’acquisto del mercato quando l’onda della voglia di viaggiare a dispetto di tutto e tutti inizierà a rallentare. Il tutto in aggiunta a inflazione e pericolo recessione che rischiano di scombinare qualsiasi piano.

Gli ostacoli
Non va poi dimenticata la questione legata agli impedimenti per una crescita più sostenuta rispetto a quanto auspicato. La carenza di personale sembra destinata a farsi ancora sentire, almeno in questa prima parte del 2023, mentre non si vede ancora all’orizzonte una soluzione sull’altro macrotema, quello del ritardo nelle consegne degli aerei. E poi le tensioni internazionali, che rimangono alte e lasciano un clima di tensione e incertezza inevitabile.

Consolidamento
Un capitolo a parte è quello che riguarda il consolidamento, argomento nei confronti del quale ci si attendevano grandi manovre durante gli anni della pandemia, in particolare per quanto riguarda l’Europa. Invece, a parte piccoli movimenti, si è dovuto guardare verso Est per operazioni di un certo spessore, prime fra tutte l’affaire che ha coinvolto Air India, che ha incorporato Vistara sotto la regia di Tata Group e Singapore Airlines, creando una delle più grandi realtà al mondo (e soprattutto quella con il maggiore potenziale di crescita, visto anche il mercato di riferimento). Ma non va dimenticato il merger Asiana-Korean Air, anche in questo caso con la nascita di un colosso internazionale.

Gli occhi sono ora puntati tutti su Ita Airways e Lufthansa: i primi giorni dell’anno diranno se i tedeschi romperanno gli indugi presentando l’offerta per circa il 40 per cento delle quote. Un’operazione che potrebbe poi generare un effetto a catena nel Vecchio Continente.

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