Iata: il caro fuel rallenta la crescita del traffico aereo

Primo rallentamento per il traffico aereo mondiale. La Iata ha rilevato che la domanda è passata da un incremento di 5,8 punti percentuali registrato in febbraio ai 3,8 di marzo. Causa principale, secondo l'associazione dei vettori, è il prezzo del carburante, che ha passato i 120 dollari al barile. Una tendenza, quella di marzo, che, secondo Giovanni Bisignani, ceo e direttore generale della Iata, "continuerà anche nel secondo trimestre dell'anno con un ritorno alla crecita solamente nel secondo semestre". Guardando ai singoli mercati, in Europa le compagnie hanno aumentato dello 0,5% la capacità, ma il load factor è sceso dello 0,3% attestandosi al 75,3%. Prevedibile battuta d'arresto per il Giappone, che ha perso il 22%, a causa dello tsunami, mentre, nell'area dell'America Latina, le compagne hanno visto crescere la domanda del 22,2%.

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