Albergatori italiani: è finita la pacchia. Addio ai numeri del triennio d’oro 2016-2018

È finita la pacchia. È durata tre estati, chi è stato bravo ha tirato su un sacco di soldi, ora li metta da parte per i tempi duri. Di chi parlo? Degli albergatori italiani. Di quali, in particolare? Di quelli sardi, a seguire tutti gli altri, soprattutto in posti belli e cari.

Iniziamo dai fatti. “A parte rare eccezioni non c'è stato il pienone, in diverse strutture hanno prenotato all'ultimo minuto e in altre c'è ancora posto” dichiarava a fine agosto un abbacchiato presidente Assohotel Sardegna. “Non c'è stato nulla da fare, anche per Ferragosto un disastro. Siamo nel pieno della stagione, eppure la delusione e lo sconforto sono tangibili in tutte le località turistiche della regione” rincarava la dose il direttore di Confesercenti Sardegna.

L’ho scritto io stesso pochi giorni fa: il mare Italia ha venduto, però bisogna essere disposti a spendere un sacco di soldi, almeno ad agosto, perché € 9.600 per due settimane (due adulti e due bambini) in uno dei villaggi più richiesti, in Sardegna, è roba da ricchi. E nel resto d’Italia molti villaggi sono passati dall’ “all inclusive” di una volta al “soft all inclusive” o al “pensione completa - bevande incluse“, costringendo a un salasso per acquistare la tessera club (obbligatoria) e/o per ombrellone e lettino.

Le estati 2016, 2017 e 2018 sono state da record, per il turismo italiano: mare, montagna, città d’arte, tutte piene, tutte cresciute a doppia cifra. Nel 2019 non sarà così, e vi spiego perché.

La ripresa del Mar Rosso proseguirà impetuosa - È un prodotto dal quale il mercato a budget medio-basso non può prescindere, infatti negli ultimi anni se ne è sentita la mancanza, non essendo sostituibile. “Il Mar Rosso nel suo complesso ha registrato ottime performance” dichiara Antonella Ferrari di Gattinoni Mondo di Vacanze e auspica un incremento dei posti volo disponibili. Perché la ripresa ha sorpreso anche i tour operator, che questa estate hanno registrato una domanda ben superiore all’offerta.

L’online conterà sempre di più, e il prezzo comanda - “Per il mondo dell’e-commerce, il duopolio Expedia-Booking continuerà ad avanzare, guadagnando sempre più quote di mercato” prevede l’informatissimo Adriano Meloni. Avete mai provato a dare la priorità al prezzo, quando fate una query su Booking, tipo “villaggio + mare + famiglia + Italia” ad agosto? La prima struttura della Sardegna arriva in quinta schermata, quella dove non ci va nessuno.

Il rapporto qualità-prezzo è una chimera - Lo dice Flavio Briatore, che sarà anche antipatico e supponente, ma di business capisce: “Se tu offri un servizio valido la gente non si lamenta dei costi. E questo vale per tutti i tipi di offerta, dal turismo di lusso ai campeggi. Il problema è che spesso in Italia le camere sono over prize, cioè sono care ma vecchie”. Certo, che se tu quella camera l’hai venduta per decenni senza cambiare neanche un comodino o gli appendiabiti, non è che ti venga spontaneo farlo adesso...

Se non cambi, i turisti vanno altrove - Ancora dalla Sardegna: “Siamo rimasti fermi, non abbiamo fatto tesoro del boom dell'anno scorso. Abbiamo solo un prodotto turistico legato alla balneazione e basta. Non siamo stati in grado di realizzare nuovi prodotti che creassero attrattività: circuiti ciclabili, sentieristica, trekking. Nulla. E i turisti vanno altrove” spiega con disarmante lucidità il sempre più abbacchiato presidente Assohotel Sardegna.

Insomma, l’Italia è il Paese più bello del mondo e la Sardegna non ha pari nel Mediterraneo, ma qualcosa va fatto. Se no i turisti vanno altrove, e non tornano più.

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