Birondi, Settemari:“Ecco perché abbiamo creato il prezzo finito”

“Quando mi sono seduto sulla poltrona da tour operator mi sono chiesto: ‘Cosa mi faceva arrabbiare quando mi occupavo delle agenzie?’”. E così è nato il nuovo sistema di pricing di Settemari. A raccontarlo è Ezio Birondi (nella foto), amministratore delegato del tour operator, ma con una solida esperienza dal versante delle agenzie di viaggi.

La parola d’ordine per il 2018 di Settemari è stampata anche sul catalogo che, in queste ore, sta arrivando dei punti vendita di tutta Italia: la trasparenza nei prezzi. Perché “non possiamo ancora stare qui a dire ‘Il mio prodotto è più bello’”, prosegue Birondi. Per emergere serve altro. Ad esempio, il prezzo finito.

“In passato, con i network, abbiamo fatto un sacco di riunioni con i tour operator chiedendo loro il prezzo tutto compreso”. Perché il richiamo della tariffa ‘a partire da’, ormai, ha perso il suo effetto, “se mai ne ha avuto uno”, aggiunge il manager. Meglio piuttosto evitare tutti i rincari “che fanno scappare i clienti verso gli acquisti online”.

Disponibilità reale
Ma uno dei punti cui Birondi tiene di più è quello della disponibilità reale delle tariffe. “Abbiamo creato prezzi per chi prenota fino a 90 giorni di anticipo e per chi acquista fino a 45 giorni prima della partenza; ma non si tratta di tariffe a riempimento: sono sempre disponibili. Se un cliente prenota 90 giorni prima, acquisterà al prezzo corrispondente”. Le tariffe, dunque, non sono contingentate: “Per assurdo, potrei vendere anche tutto il prodotto al prezzo a 90 giorni”.

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