Valtur, fine della corsa

Con la procedura di concordato preventivo liquidatorio, di fatto, si avvia verso la chiusura l’epoca di Valtur sotto le insegne della Investindustrial di Andrea Bonomi. Ora, la questione da risolvere è il destino di una delle realtà più longeve del turismo italiano. Secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore, la stessa Investindustrial avrebbe precisato di voler procedere a uno spacchettamento. Ovvero, restituire alla proprietà oppure cedere i villaggi. Il quotidiano finanziario precisa anche che, per il momento, non ci sarebbe ancora alcun progetto per quanto riguarda il marchio.

Intanto, Valtur avrebbe annunciato anche l’invio ai sindacati, nei prossimi giorni, della lettera di avvio procedura per licenziamento collettivo per 120 addetti diretti a tempo indeterminato. Ma i posti di lavoro in ballo sono anche i contratti temporanei: nelle Regioni del Mezzogiorno, infatti, Valtur arrivava a dare lavoro a 1.000 stagionali nei periodi di picco.

Il destino dei villaggi
Intanto, il primo villaggio uscito dal perimetro è il Tanka Village, assurto quasi a simbolo dell’era Investindustrial. Per la struttura, infatti, è arrivata la risoluzione contrattuale.

Ma le incognite riguardano soprattutto le prenotazioni per l’estate: se lo stop alle vendite è arrivato due settimane fa, resta la questione delle vacanze per i mesi caldi prenotati in precedenza. Su questo tema, per il momento, non sono ancora emersi dettagli.

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