Ezhaya, Astoi: “Bene l’estate. Open to Meraviglia è una provocazione”

“Escludo che il Ministero e l’agenzia di comunicazione che ha progettato la campagna ‘Open to Meraviglia’ non avessero previsto le reazioni che ci sono state. A mio parere, l’idea era proprio quella di provocare”. Pier Ezhaya (nella foto), presidente di Astoi, interviene così su uno degli argomenti di dibattito di questi giorni nel corso di un’intervista alla trasmissione di Rai Isoradio L’autostoppista.

Alla domanda sulla nuova campagna, Ezhaya si dice soddisfatto che sia stata lanciata una campagna dopo anni di silenzio, e sottolinea che il fatto che sia stata così ‘discussa’ è un elemento molto probabilmente previsto e voluto. “Poi può piacere o non piacere, quello è un fatto soggettivo – aggiunge il presidente Astoi -. Io per esempio apprezzo l’utilizzo della Venere come influencer, ma la utilizzerei per raccontare un’Italia meno scontata, in luoghi ed esperienze più segreti”.

La summer e il caro prezzi
Per quanto riguarda l’andamento delle prenotazioni estive, Ezhaya si dice soddisfatto: “Le prenotazioni stanno andando bene – dice -. Già la Pasqua aveva dato segnali positivi, che si stanno riconfermando. Per quanto riguarda le destinazioni, molto Mediterraneo, con l’Italia che tiene malgrado i prezzi alti, la Grecia, la Spagna e l’Egitto”.

Sui costi sta influendo l’inflazione: “I prezzi sono aumentati, anche perché bisogna tenere presente che le attività turistiche sono tutte energivore, dai voli alle crociere agli alberghi, che hanno visto un’impennata nei costi di gestione. Malgrado questo, gli italiani non rinunciano a una vacanza. Fanno scelte più ponderate, magari aspettano a prenotare, ma ormai la vacanza è davvero un bene irrinunciabile e incomprimibile”.

Il presidente promuove l’attività del Governo “che ha preso a cuore la questione del turismo” anche se sui risultati si è ancora indietro: “Bisogna anche dire che ci sono problemi strutturali di lunga data da risolvere e non si può fare tutto in un giorno”.

Non si sente, invece, minacciato dai portali di prenotazioni o dalle banche letti: “Non sono dei veri e proprio concorrenti - dice – perché noi offriamo un prodotto differente, assicurato, studiato e preparato. Certo, il consumatore è molto cambiato e dobbiamo essere molto attenti a presentare proposte corrette che rispondano alle richieste del clienti di oggi”.

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