Il commento del direttore
Remo Vangelista
Prima entusiasmo e poi perplessità. Queste le reazioni degli operatori di fronte all’annuncio del Kenya di togliere l’obbligo di visto a partire dal prossimo gennaio. La novità, che snellirebbe le procedure di ingresso, è stata annunciata a metà dicembre dal presidente William Ruto. Ma al momento, a pochi giorni dalla data di entrata in vigore delle nuove regole, non sono ancora state chiarite le procedure. La stessa rappresentanza italiana del Kenya Tourism Board, interpellata sul tema da TTG Italia, ha preferito non intervenire.
Quel che è certo che il visto sarà sostituito con un’autorizzazione elettronica: “Dal 1 gennaio 2024 verrà eliminato il visto, ma - sottolinea Massimo D’Eredità, general manager de Il Diamante - sarà introdotto un Electronic Travel Authorization dal costo di 30 dollari. Non sono ancora chiari i termini di compilazione e i tempi necessari, ma siamo sicuri che come per tutte le destinazioni liberarsi di procedure burocratiche migliora la serenità di affrontare un viaggio. Aspettiamo però l'esatta procedura”.
Dello stesso tenore le parole di Ludovico Scortichini, ceo di GoWorld: “Ben vengano i Paesi che investono sul turismo e sullo snellimento delle regole, però prendiamo l’annuncio con cautela perché, dopo questa mossa comunicativa così eclatante, le procedure da adottare non sono ancora state comunicate. Si tratta comunque di un cambiamento positivo, che inciderà su quel target che sceglie la destinazione all’ultimo momento o in base alla facilità d’accesso”.
Parla invece di una politica “contraddittoria” Alessandro Simonetti, titolare di African Explorer: “Prima l’annuncio del raddoppio del visto, poi negli ultimi giorni quello della sua abolizione. Probabilmente nel Governo ha prevalso la considerazione che il combinato dell’aumento delle tasse d’ingresso ai parchi con l’aumento del costo del visto avrebbe reso la destinazione poco appetibile. Fino a quando non ci saranno disposizioni ufficiali, andremo comunque avanti come se nulla fosse”.