Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Non è vero che il Mare Italia non si vende più, ma è vero che si vende sotto altre formule”. L’appello di Massimo Diana, direttore commerciale di Ota Viaggi, agli agenti di viaggi è perentorio. “Siamo entrati in una nuova fase, segnata da esigenze profondamente diverse. Ota Viaggi è in prima linea nel rispondere al mercato, mettendo a punto soluzioni in aderenza alle mutate esigenze della clientela. Parola d’ordine: flessibilità”.
Per riportare il cliente in agenzia, Diana fa appello a un prodotto che deve necessariamente essere meno rigido. “Sul nostro sito, nella sezione ‘offerte’ accessibile anche al cliente finale, si possono trovare quotazioni aggiornate – tutte commissionabili al 10% - che in molti casi offrono la possibilità di partire nel giorno che si preferisce e di soggiornare per un numero di notti variabile, in base alle esigenze. Sono moltissime le strutture in portfolio ad aver aderito a questo progetto di flessibilità, che consente agli agenti di viaggi di capitalizzare e trasformare in prenotazioni anche le richieste ‘anomale’, magari di sole due notti”.
L’obiettivo di Ota viaggi è quello di “far tornare i clienti in agenzia, disincentivandoli dalla prenotazione diretta su Booking o su altre Ota”. Grazie all’offerta flessibile e all’ampiezza di prodotto Mare Italia, l’andamento del booking è positivo, tanto da far prevedere un 2025 a segno più. “Dopo un 2024 chiuso a 85 milioni, l’obiettivo è quello di mettere il più anche davanti ai risultati 2025, soprattutto per quanto riguarda la marginalità”. Le premesse ci sono tutte, a patto che anche gli agenti di viaggi sappiano cogliere le nuove opportunità offerte dal cambiamento messo in atto dal t.o., che si vuole riconfermare come “un punto di riferimento per il Mare Italia”.