Torna la polemica sulle multe ai dettaglianti

L'estate scorsa, il tema delle multe fu quasi un vero tormentone estivo. E anche quest'anno potrebbe promettere un surriscaldamento degli animi da parte della distribuzione.

Il caso di Perugia pone in una nuova luce un dibattito sicuramente non recente. La sentenza che ha accolto il ricorso di un'agenzia contro una delle famigerate multe legate ai volantini esposti in vetrina lascia intravedere una speranza.

Ma è difficile pensare che, almeno per quest'estate, la linea della Comissione tributaria provinciale di Perugia sia seguita anche in tutto il resto d'Italia. Anche nella speranza che, sul lungo periodo, questa scuola di pensiero possa prendere piede, sarebbe troppo sperare che le cose possiano cambiare dall'oggi al domani.

Lo scorso anno la pioggia di multe nelle agenzie di viaggi aveva spinto diversi soggetti istituzionali (da Fiavet ad Ascom) a prendere una posizione netta, con richieste di revisione della normativa e precisazioni su diritti e doveri dei dettaglianti.

Le multe, del resto, vanno a intaccare un business che negli ultimi anni ha visto assottigliarsi i margini in maniera sensibile. E tirano in ballo l'annosa questione su cosa sia da considerarsi 'pubbicità' e cosa sia invece semplice esposizione in vetrina della propria merce.

Una questione che, come nel caso di Perugia, si è prestata più di una volta a interpretazioni contrastanti. Con conseguenti sanzioni per le adv.

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