Il commento del direttore
Remo Vangelista
Giorno di passione oggi per il gruppo Cit: si terrà infatti un vertice a Palazzo Chigi, dal quale potrebbe sortire il via libera definitivo al "cavaliere bianco", l'ex presidente di Assolombarda Benito Benedini, che ha espresso da mesi l'interesse al salvataggio della storica azienda del turismo italiano. Le banche creditrici, Sviluppo Italia e il rappresentante di Livolsi (advisor finanziario) si vedranno con il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, per esprimersi su un piano di rilancio e sulla situazione debitoria della società. La Compagnia, dal 28 giugno scorso, e' presieduta dall'avvocato Giulio Macrì, uomo inviato dalle banche, che è riuscito come primo atto a ottenere una dilazione per la controllata Italtour (già gruppo Alitalia). Contro la dichiarazione di fallimento della società, ha opposto ricorso ottenendo una istanza di rinvio al 12 ottobre prossimo. "Ci auguriamo che la Cit riparta e non solo per i lavoratori dell'azienda, ma per tutto il turismo italiano - dice Rita Cintio della Filcams-Cgil - considerando che abbiamo rappresentanze in 18 Paesi esteri. Speriamo che il Governo e le banche ci mostrino una fiducia sufficiente". "La vicenda Cit - aggiunge Annamaria Pannunzio della Uiltucs - è l'emblema di quel che significa una privatizzazione sbagliata". I 1.336 dipendenti del gruppo sono in attesa degli stipendi arretrati: l'ultimo fu erogato nel gennaio scorso e solo il 30 giugno hanno avuto un acconto di 1.000 euro ciascuno