Affitti brevi, scattano i controlli Rai sul canone speciale

Grazie al Cin, obbligatorio dal 2 novembre 2024, stanno scattando i controlli sul canone Rai speciale per le strutture ricettive che operano nel mercato degli affitti brevi. La presenza di una tv in un immobile dato in locazione breve comporta, infatti, l’obbligo di pagamento del canone speciale, dal momento che il servizio è messo a disposizione dei clienti e non rientra nell’uso privato familiare.

Grazie ai dati in suo possesso attraverso il Codice identificativo nazionale la Rai, così come l’Agenzia delle entrate, ha una mappatura pressoché completa delle locazioni turistiche e sta dunque inviando lettere di richiesta di versamento di questo canone, come spiega ItaliaOggi.

Il canone speciale esonera dal pagamento di quello ordinario ed è obbligatorio anche nel caso in cui il televisore non venga utilizzato per vedere i programmi, ma per altri scopi, ad esempio video dimostrativi o sistemi di videosorveglianza.

Le tariffe oscillano tra i 207,70 euro per un apparecchio in ambienti aperti al pubblico e i 407,35 euro per strutture con più televisori. L’intervento sull’abbonamento Rai speciale si inserisce in un piano più ampio di contrasto all’evasione, che prevede controlli basati sull’incrocio dei dai del Cin, i flussi Dac7 comunicati dalle piattaforme e i pagamenti effettuati dai clienti.

Ti è piaciuta questa notizia?
Condividi questo articolo
Iscriviti a TTG Report, la nostra Newsletter quotidiana
Più lette
Oggi
Settimana