Il commento del direttore
Remo Vangelista
Il mondo del turismo sta assistendo a un’interessante tendenza tutta al femminile, che potrebbe ancor più rafforzarlo: le donne sono molto più intraprendenti. Un dato su tutti lo testimonia: il 71% delle prenotazioni upper level per i ‘solo-travel’ sono organizzati proprio per le viaggiatrici.
La novità emerge da TTG Italia in base a un’indagine condotta da Virtuoso, il circuito di circa 20mila agenti sparsi per il mondo, specializzati nella confezione di esperienze uniche.
E le donne viaggiatrici saranno una delle tematiche di Book&Go, la sezione di TTG Travel Experience dedicata alla cultura di viaggio e orientata al racconto delle nuove tendenze. “Partendo dalle esperienze vissute e raccontate nei loro libri, tre viaggiatrici in solitaria come Ilaria Bonfante, Marta Pellegrini e Anna Pernice affronteranno e smonteranno timori e cliché associati all’universo delle solo-traveller - sottolinea Gloria Armiri, Group Exhibition Manager Tourism & Hospitality Division di IEG -. Le donne sono più intraprendenti e il dato di Virtuoso a testimoniarlo mi fa particolarmente piacere. Dalle ultime tendenze possiamo inoltre dire che sarà un trend destinato a crescere ancora”.
Il turismo di lusso non conosce crisi
Secondo le stime di Virtuoso, se nella prima parte dell’anno safari, crociere, viaggi in posti esotici come Maldive o Fiji l’hanno fatta da padrona, in autunno il turismo si sposterà più verso Est. La Cina ha registrato un vero e proprio boom di interesse con un +146% e prosegue il trend positivo del Giappone. “Le stime sembrano evidenziare, sia a livello italiano che globale, un divario sempre maggiore tra la fascia media e il turismo luxury - prosegue Armiri -. A causa della spinta inflattiva e dei rincari spesso fuori controllo in Italia, i viaggiatori tendono sempre di più a ridurre il periodo di soggiorno, a frazionare le vacanze in mini-spostamenti anche nei mesi di spalla e a scegliere mete di prossimità, mentre la fascia alta non solo non conosce crisi, ma fa registrare aumenti a doppia cifra e una volontà ancora maggiore di esclusività”.