Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Una scelta che avrà un impatto drammatico su circa 200 lavoratori e le loro famiglie”. Questa la reazione dei sindacati che rappresentano i dipendenti di easyJet, dopo l’annuncio da parte della low cost della chiusura della base di Venezia. In una nota congiunta, Filt Cigil e Uiltrasporti esprimono “preoccupazione” per quella che definiscono una “decisione unilaterale”.
“Siamo pronti a confrontarci con l’azienda - scrivono le organizzazioni sindacali -, ma chiediamo che siano tutelate le esigenze dei dipendenti di Venezia e che la crescita della compagnia non avvenga a scapito di chi ci lavora. Siamo consapevoli delle opportunità di crescita che easyJet può cogliere in Italia e sosteniamo pienamente il piano di espansione soprattutto in un’ottica di apertura di nuove basi come Roma Fiumicino e Milano Linate. Tuttavia - continuano - è indispensabile che questo sviluppo avvenga con un approccio rispettoso verso tutti i dipendenti”.
I sindacati chiedono al vettore di mostrare “sensibilità sociale, integrando i lavoratori in questo percorso di crescita senza penalizzarli”.
“easyJet - concludono nella nota - è stata un esempio di come utili, welfare e rispetto delle regole del lavoro in Italia potessero convivere; ci aspettiamo che ciò continui. È imprescindibile che l’azienda avvii un dialogo costruttivo con le parti sociali per trovare soluzioni sostenibili che tutelino i lavoratori”.