Il commento del direttore
Remo Vangelista
Entrerà in vigore dal prossimo primo gennaio la tassa sul rumore degli aerei varata dalla Regione Piemonte. Ma Caselle non ci sta e ribatte affermando che, in questo modo, l’aeroporto di Torino sarà meno competitivo rispetto a quelli limitrofi.
In realtà, non si tratterebbe di una peculiarità del Piemonte: la legge dovrebbe essere applicata a livello nazionale, ma con competenza demandata alle singole Regioni, in base a uno schema-tipo. Il fatto è che nella maggior parte dei casi non è stata applicata: le uniche Regioni a prevedere questa tassa sono Campania, Lazio e ora Piemonte.
Il timore di Caselle, come riporta lastampa.it, è che i vettori preferiscano orientarsi su Malpensa piuttosto che su Caselle.
Secondo i calcoli, l’applicazione della tassa aumenterà i costi aeroportuali del 24%: facendo un caso specifico, per un B737 prima le compagnie pagavano 162 euro; dal prossimo anno, questa cifra aumenterebbe di 24 euro.