Vettori Usa: cresce la domanda di voli, ma manca personale

I dati della Transportation Security Administration sono incoraggianti: la domanda di viaggi aerei sta tornando quasi ai livelli pre-pandemia. Un trend positivo, che però si scontra con la capacità delle compagnie aeree di aumentare l’offerta e soprattutto di adeguare la forza lavoro all’impennata delle richieste.

Durante la pandemia, infatti, i vettori avevano incoraggiato i dipendenti a lasciare il posto di lavoro e ora il rientro nelle compagnie non procede abbastanza rapidamente da soddisfare l’aumento della domanda. "Come molte industrie, le compagnie aeree sono in competizione per le persone - ha affermato Peter McNally, analista di Third Bridge, a Travel Weekly -. Sanno cosa devono fare, è solo questione di riuscire a farlo prima degli altri".

La situazione rischia però di precipitare, dal momento che in molti casi gli equipaggi di volo stanno raggiungendo il limite di ore consentite, costringendo alla cancellazione dei voli perché non ci sono abbastanza equipaggi di cabina. Potrebbe dunque ripresentarsi lo stesso problema di fine ottobre, quando American Airlines aveva dovuto cancellare più di mille voli perché a corto di personale.

Analoga la situazione di Southwest Airlines, che a ottobre aveva dovuto eliminare dei collegamenti. "Uno dei problemi è la natura imprevedibile nella prenotazione - ha aggiunto McNally -. Le persone prenotano viaggi sempre più sottodata e questo rende più difficile reperire il personale".

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