Bolla, Ryanair: “Il modello low cost aiuta lo sviluppo”

Quanto pesano oggi le compagnie aeree low cost per l'aviazione civile italiana? Il dato lo rivela Mauro Bolla, country manager Italia di Ryanair, che spiega come il traffico della Penisola sia per il 67% realizzato dai vettori low fare. "Nello specifico, il 40% viene generato da Ryanair che in Italia ha saputo sviluppare la connettività regionale con voli point to point".

Ma "low fare non significa low quality", puntualizza, e sottolinea come gli aeroporti che hanno avuto un maggior recupero nel 2022 (Napoli, Palermo, Trapani, Bari, Torino e Alghero) siano 'incidentalmente' anche basi Ryanair.

Bolla, inoltre, mette l'accento su un ulteriore elemento che avvalora la forza della compagnia irlandese, analizzando da vicino il caso Sicilia con gli scali di Palermo e Trapani. "Spesso si pensa sia impossibile sviluppare business in destinazioni così vicine, ma noi ci siamo riusciti". Proprio l'isola ha rappresentato per Ryanair la meta con maggiore crescita nella summer 2022, con 3 milioni di posti in più venduti rispetto all'estate 2019.

"In Sicilia abbiamo realizzato quanto fatto sull'Irlanda", conclude Bolla. "Ciò che ritengo indispensabile è far passare il messaggio di come il modello low cost generi benefici per il modello nazione in termini di sostenibilità e stimolazione della domanda, con uno sviluppo a costi accessibili".

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