Il commento del direttore
Remo Vangelista
Mentre si attende il via libera definitivo alla legge di Bilancio, in cui è inserito l’aumento della cedolare secca per gli affitti brevi, le associazioni che rappresentano il settore e l’immobiliare prendono carta e penna per rivendicare il loro contributo nell’indistria turistica.
Abbav, Aigab, Breve, Confassociazioni Real Estate, Confedilizia, Fare, Fiaip, Host+Host, Host Italia, Myguestfriend, Ospitami, Pro-Locatur, Property Managers Italia e Rescasa Lombardia hanno inviato al Governo una lettera congiunta con un manifesto in sette punti, affermando che per accrescere il peso dell’industria turistica sul Pil non basta puntare solo sulla ricezione alberghiera, ma è necessario valorizzare anche le locazioni brevi.
“Noi crediamo che per raggiungere questo traguardo – scrivono le associazioni nella missiva riportata da ilsole24ore.com – sia fondamentale valorizzare il patrimonio immobiliare del Paese, mettendo al centro la casa come offerta per i viaggiatori, allineandoci così a un modello internazionale vincente”.
Per le associazioni la casa “si sposa perfettamente con molti tratti dell’offerta del nostro Paese” e, continuano “non è un caso che negli anni il numero degli immobili in affitto sia continuato a crescere, rispondendo alla richiesta dei viaggiatori”.
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I firmatari della missiva pongono, in particolare l'accento sul contributo che il comparto può dare nella gestione più sostenibile dei flussi. “Mete più scelte, come l’Italia, dovranno capire come gestire dei flussi sempre più importanti – scrivono -. Crediamo la sostenibilità di tale crescita non possa essere basata su un aumento del 20% in più di posti letto in albergo, ma debba sfruttare l’enorme patrimonio immobiliare del Paese”.