Il commento del direttore
Remo Vangelista
Località balneari sempre molto gettonate, soprattutto dagli stranieri, e, all’opposto, città d’arte che non riescono a tenere il passo con i dati del 2023. Questo il quadro che emerge dall’analisi di Confindustria Alberghi, che mostra come, per il mare Italia, le prenotazioni dei nostri connazionali siano aumentate di 1,5 punti percentuali, mentre quelle degli ospiti internazionali registrano addirittura un incremento di 6,3 punti percentuali rispetto al 2023.
Primi mercati si confermano Germania e Svizzera, seguite dalla Francia; a oggi nelle 5 settimane del mese sono state prenotate oltre l’85% delle camere con la terza settimana, quella di Ferragosto, già sold out. Il dato delle città d’arte risente, invece, del calo delle prenotazioni italiane, non compensate dall’aumento di quelle internazionali. Se nelle prime due settimane di agosto il dato relativo al booking è in linea con quello del 2023, a partire dalla terza settimana il numero di prenotazioni è inferiore rispetto allo scorso anno.
Il toc delle città d’arte
A Venezia il tasso di occupazione camere si attesta oltre il 72%, per poi scendere al 65% nelle tre settimane successive. Risultati poco inferiori per Roma con un toc del 70% nella prima decade del mese e del 60% nel periodo ricompreso dal 12 al 31 agosto. Stesso trend anche per Milano, dove il dato sulle prenotazioni dal 1° all’11 agosto si attesta al 60%, per poi diminuire al 50% nelle ultime tre settimane del mese.