L'anagrafe del turismo:
meno default più aziende

In Italia nascono più imprese di quante ne chiudano. E il turismo gioca un ruolo fondamentale. A fornire i numeri è il nuovo report di Cribis, società di consulenza, basato sui dati di Unioncamere e aggiornato a giugno 2025.

Dal 2023 a oggi in Italia sono nate 793.872 nuove imprese, a fronte di 677.131 che hanno cessato la loro attività. La Lombardia è la regione più dinamica con il 17,6% delle nuove aperture, seguita dal Lazio con l’11,2% e dalla Campania con il 9,7%. Un’azienda su 3 delle nuove nate si concentra nel Sud e Isole.

Al primo posto per numero di nuove imprese c’è il commercio (16,7%), seguito dagli installatori (11,7%) e dalla ristorazione, che sale sul podio con il 7% in più di aperture.

Focus sugli alberghi

Al netto della top 3, il comparto che mostra una crescita particolarmente significativa è quello degli alberghi, anche se meno cospicuo in termini assoluti. Solo nel 2024 ne sono nati il 18% in più rispetto al 2023, mentre gli investimenti finanziari in questo settore sono aumentati del 17,2%.

Sul fronte delle aziende che chiudono, invece, a differenza del periodo post covid, calano i casi di fallimenti. A tirare giù la serranda questa volta sono soprattutto le giovani imprese di servizi, anche turistici. Il 32,7% delle aziende che chiudono non supera infatti i cinque anni di attività, mentre un 15% era sul mercato da oltre venti anni, ma non ha saputo garantire un ricambio generazionale.

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