Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Meno del 7% degli hotel Italia è legato a un gruppo internazionale, ma oggi il centro non è più geografico, il mondo è cambiato e i mercati si sono evoluti come gusti e necessità di viaggiatori”. Per l’head of development di BWH Hotels Andrea Querci nel nostro paese ancora oggi c’è ancora una tendenza a mantenere modelli di business superati “ma un’impresa alberghiera deve ragionare in più dimensioni, con decisioni più complesse. Deve costruirsi un’identità. Una catena alberghiera poi deve essere di supporto alla commercializzazione, e propone e permette di andare a cogliere le sue aree di miglioramento di crescita aziendale o di performance”.
Querci sottolinea che BWH Hotels ha vari stakeholder a cui rivolgersi per i 170 alberghi in Italia. “Possiamo andare incontro a chi ha una gestione familiare, a operatori specializzati, a giovani eredi o startupper e imprenditori o gruppi con più asset. Per questi soggetti i vantaggi sono rispettivamente il mantenimento dell’autonomia e strategia, per implementare redditività e crescita, per mettere a disposizione know-how lasciando libertà di azione e per assicurare standard e supervisione.