Il commento del direttore
Remo Vangelista
Un piano composto da 15 progetti per un investimento totale di 50 milioni di euro.
È questo l'asse portante su cui si articola il programma di Matera 2019, che ha vinto la gara fra le città italiane candidate a diventare Capitale europea della cultura.
Sotto lo slogan 'Open Future', la città della Basilicata lavorerà su diversi obiettivi: utilizzare la cultura come propellente per pensare a un futuro aperto; rafforzare una cittadinanza culturale ampia, aperta e diversificata che sia parte attiva del programma culturale; incrementare il capitale relazionale e connettivo internazionale della città; importare un programma di capacity building a livello sistemico che riguardi gli operatori socio-culturali e la pubblica amministrazione della Basilicata; realizzare infrastrutture culturali utili, rilevanti e sostenibili; rafforzare la visibilità e il posizionamento turistico internazionale della città.
Due sono i progetti centrali intorno ai quali ruota tutta la programmazione culturale: l’istituzione dell’Istituto demoetnoantropologico (I-Dea), luogo in cui arte e scienza si incontreranno a partire dagli archivi condivisi reperiti in regione, in Italia e in Europa; l’altro è l’Open Design school, che a partire dal 2015 permetterà di creare una nuova generazione di designer.
È stata vincente anche la formula di coinvolgimento dell’intera regione con numerose iniziative.