Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’Intelligenza artificiale “può essere vista come una minaccia o come un’opportunità. Io credo che sia prima di tutto un’opportunità, soprattutto per il settore del turismo”. Così il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, torna a parlare della tecnologia sulla bocca di tutti.
Per la titolare del Mitur, intervenuta oggi sul tema alla presentazione di un evento, l’AI può rivelarsi un valido strumento di crescita per la filiera turistica, ma “se mettiamo sempre al centro l’uomo, perché la tecnologia deve essere uno strumento nelle mani dell’uomo e non l’uomo uno strumento nelle mani dell’AI”. Motivo per cui, ha precisato, “il Ministero sta rimettendo a punto il piano strategico industriale, perché nel 2022, al nostro insediamento, l’Intelligenza artificiale sembrava ancora qualcosa di non appartenente al presente”.
Supporto alle imprese
Cruciale però sarà supportare le piccole e medie imprese nell’integrazione della tecnologia, un processo oneroso sul fronte dei costi. “Il nostro settore turistico è molto frammentato, fatto di piccolissime e di medie aziende che non hanno gli strumenti per potersi attrezzare per l’AI, perché ci vogliono persone e ci vogliono risorse. Quindi questo è il secondo tema: come poter aiutare queste aziende nell’implementazione dell’AI”, ha rimarcato il ministro, precisando che, riporta Italpress, “sul tema, abbiamo già avviato una interlocuzione e portiamo avanti un tavolo tecnico”.
L’uso dell’Intelligenza artificiale, ha concluso Santanché, “ci può venire in aiuto pure nella gestione dei flussi e nella formazione del personale, direttrici cruciali per avere sia una domanda che un’offerta, e quindi in generale un’industria turistica, di maggiore qualità”.