Il commento del direttore
Remo Vangelista
L’abbassamento della soglia minima di spesa per accedere al tax free shopping - da 154,95 euro a 70,01 euro - ha portato a una maggiore attrattività e competitività dell’Italia. Lo confermano i dati diffusi da Global Blue, nel corso di ‘Shopping Tourism’, il forum italiano dedicato al comparto.
La norma ha allineato la soglia italiana alla media Ue, consentendo alla Penisola di non essere più il Paese con il minimo di spesa più elevato. Nel periodo febbraio 2024-gennaio 2025, le transazioni tax free shopping sono così aumentate del 44%. Si è registrato un incremento del 5% dei volumi di spesa e sono stati attratti oltre 500mila nuovi shopper, principalmente statunitensi (18%), latinoamericani (12%), svizzeri (9%) e turchi (7%).
Gli altri effetti
Altro fenomeno sottolineato da Global Blue riguarda una democratizzazione del tax free, che ha avvicinato nuove nazionalità. In particolare gli svizzeri, la cui contribuzione delle transazioni sotto la soglia ammonta al 17%, latinoamericani (13%) e turchi (8%).
L’abbassamento della soglia ha incentivato inoltre il decentramento dello shopping: con il nuovo limite minimo, la contribuzione alla spesa tax free delle 4 città principali (Milano, Roma, Firenze e Venezia) è scesa al 52% - 25 punti percentuali in meno rispetto al 77% registrato per gli acquisti oltre i 154,94 euro -. Questo ha favorito le destinazioni che non rientravano abitualmente negli itinerari degli shopper stranieri e che hanno visto la loro quota di spesa tax free salire dall’11% al 27%. L’aumento delle transazioni è stato particolarmente significativo in mete come Catania (+73%), Como (+69%), Amalfi (+65%), Napoli (+63%), San Gimignano (+63%), Verona (+61%), Bellagio (+58%), Assisi (+54%) e Bologna (+50%).
Il decentramento ha favorito gli acquisti nel retail locale e nel piccolo artigianato.
“I dati del primo anno di riduzione della soglia di accesso al tax free shopping dimostrano che quanto raccontato alle istituzioni e agli stakehloder del settore nel corso degli ultimi anni aveva un suo profondo radicamento - commenta Stefano Rizzi, managing director Italy di Global Blue -. Aver allineato l’Italia al resto d’Europa, portato mezzo milione di shopper esclusivi nella sola fascia di spesa 70,01-154,94 euro, attirato nuove nazionalità e rafforzato nuovi centri di shopping lontani dalle classiche destinazioni, favorendo al contempo il retail locale e il piccolo artigianato, è un successo non solo per noi operatori del settore, ma del sistema Italia nel suo complesso – a partire dal Ministero del Turismo – che ha voluto fortemente investire in questa norma”.