Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Non siamo un luna park in cui ognuno fa quello che vuole senza regole”: con queste parole il presidente della Regione Veneto Luca Zaia dichiara guerra al ‘turismo cafone’, ovvero ai malcostumi di una piccolissima parte di visitatori che però rischia di rovinare la vacanza alla maggioranza dei turisti.
“Ogni anno accogliamo 73 milioni di visitatori - aggiunge Zaia in una nota - ed investiamo enormi risorse per rendere l’esperienza di viaggio sicura e di qualità. Tutto questo, di conseguenza, merita rispetto, perché è un patrimonio culturale, paesaggistico e storico su cui abbiamo investito per offrirlo al mondo”.
I casi di cronaca recenti sono numerosi e riguardano soprattutto turisti in deshabillé ma anche rifiuti abbandonati.
In conclusione, afferma Zaia, “sono più che favorevole a strumenti normativi che prevedano anche il Daspo per chi viola il decoro dei nostri luoghi di villeggiatura in modo pesante, ripetuto, e con palese disprezzo degli operatori e della comunità locale”.
Il presidente conclude: “La nostra Regione continuerà a promuovere un turismo di qualità, fatto di cultura, natura, enogastronomia e tradizioni, non di degrado. Non è chiedere troppo. È semplicemente difendere la dignità di una delle regioni più belle e visitate al mondo”.