Il commento del direttore
Remo Vangelista
Giusto per la precisione. In casa Swiss devono aver pensato e ripensato bene alle comunicazioni dei giorni scorsi del Gruppo Lufthansa. Quelle che riguardano un’ulteriore concentrazione nelle mani dei tedeschi di una fetta importante delle attività dei vettori controllati.
Nessuno dei partner è saltato sulla sedia dopo aver letto le anticipazioni di un giornale tedesco, perché la tendenza di Lh di guidare con mano ferma è ormai nota. Però questa volta dalle parti del Governo elvetico devono aver fatto una telefonata, almeno per capire. E da quel momento lo spirito svizzero è riemerso forte.
Così un portavoce di Swiss ha spiegato all’agenzia stampa Awp che i processi relativi alla nuova struttura non sono ancora definiti e in fase di progettazione. La riorganizzazione annunciata da Francoforte preoccupa molto, ma questa volta potrebbe andare molto più lentamente.
In casa elvetica dicono che sia scontato e fondamentale che Swiss continui a esistere come forte compagnia aerea e possa decidere in merito alla propria offerta. Spiegando inoltre che fare parte del Gruppo Lufthansa ha portato senza dubbio benefici importanti e “Swiss ha bisogno del Gruppo Lufthansa e il Gruppo Lufthansa ha bisogno di Swiss”. Precisi e diretti. Curioso capire se e come risponderà Francoforte, perché sino a oggi ha sempre rimarcato la leadership. Forse servirà una dose aggiuntiva di diplomazia.