Il commento del direttore
Remo Vangelista
“Ci prendiamo una responsabilità: quella di costruire la nuova era del turismo”. Così Maurizio Ermeti, presidente di Italian Exhibition Group, apre la 62° edizione di TTG Travel Experience e InOut|The Hospitality Community. “Noi non ci limitiamo a fotografare l’oggi - continua il presidente - ma vogliamo essere una piattaforma di idee che aiuti il turismo a trovare il suo risveglio”.
È, infatti, ‘Awake to a new era’ il tema dell’edizione 2025 delle due manifestazioni che hanno aperto ieri alla Fiera di Rimini. Un risveglio che, nella cerimonia di apertura, ha raccontato don Massimo Vacchetti, direttore per la pastorale dello Sport, Turismo e Tempo libero della Diocesi di Bologna. “Siamo al cambio di un epoca, davanti a una nuova era - ha detto citando papi, santi e cantanti -. Si sta chiudendo un’era buia, faticosa, dolorosa, dalla quale deve nascere un tempo nuovo. Un tempo in cui l’uomo sia consapevole che tutto ciò che esiste è per lui, e che se ne deve prendere cura, amandolo”.
Ed è passione, ed è amore quello che manifestano i numeri imponenti della manifestazione: 2.700 espositori, 1.000 buyer internazionali, 66 startup che portano in fiera le nuove idee e la freschezza di giovani e coraggiosi imprenditori.
Un mondo, quello dei player del turismo, che rappresenta tutto il mondo: “Se oggi in Italia il turismo va bene, lo dobbiamo a voi imprenditori e a voi lavoratori, perché i protagonisti di questo successo siete voi - riconosce dal palco il ministro del Turismo Daniela Santanchè -. Il Governo fa quello che può fare meglio: mettervi nelle condizioni migliori per fare bene il vostro lavoro. Se oggi sorridiamo, ricordiamoci da dove siamo arrivati: abbiamo attraversato gli anni del Covid, in cui il settore ha pagato il prezzo più alto. E lì, il comparto è stato in grado di mettere in campo resilienza, coraggio e anche quel pizzico di follia che ha consentito di inventate nuovi strumenti e nuovi modi per rimanere in piedi”.
Anche Santanché fa riferimento al tema della fiera: “Siamo nel corso del cambiamento di un’era - dice -, e noi abbiamo un piano strategico per affrontarlo, abbiamo una visione. L’italia è un piccolo Paese, e quindi dobbiamo scegliere di privilegiare la qualità rispetto alla quantità. Questo non vuole dire volere solo un turismo di lusso, ma invece volere un turismo che lasci ricchezza sul territorio”.
E dal territorio arrivano le voci di chi il Paese reale lo vive e lo governa: “La stagione 2025, almeno per il mare, non è stata proprio di quelle indimenticabili - dice Jamil Sadegholvaad, sindaco di Rimini - ma stiamo lavorando, e molto, sulla destagionalizzazione. Uno degli strumenti è proprio quella degli eventi e delle fiere, come questa, che in prospettiva devono permettere al settore di lavorare 12 mesi l’anno”.
Destagionalizzare, e più ancora allungare la durata del lavoro turistico, è anche l’obiettivo della Regione Emilia Romagna. “Unire i prodotti, il mare assommato all’entroterra, è una delle strade maestre della nostra strategia” aggiunge l’assessore al Turismo Roberta Frisoni.. E proprio alle Regioni si rivolge ancora il ministro Santanchè: “Nessuno è abbastanza bravo se non c’è una squadra. E la squadra Italia, grazie al lavoro con tutti voi assessori, c’è”.