Viaggi in Europa: l'exploit delle mete emergenti

Se tutta l’Europa mostra segnali di crescita, sono le destinazioni emergenti a risultare maggiormente dinamiche per quanto riguarda l’incoming.

La sentenza arriva dalla European Travel Commission che, nel suo ultimo report sui trend e le prospettive dell’industria dei viaggi nel Vecchio Continente, mostra come - nei mesi che precedono l’estate - la migliore performer sia stata l’Islanda, con un incremento di arrivi internazionali pari al 30 per cento.

Seguono il Montenegro, a più 19 per cento, e la Romania a più 16 per cento. Tra i Paesi che riportano incrementi di arrivi a doppia cifra ci sono l’Irlanda e la Croazia, entrambe a più 14 per cento, e la Slovenia a più 10 punti.

Ma i primi mesi dell’anno hanno fatto segnare lil segno più anche davanti ai numeri delle mete turisticamente più mature del continente. E così che l’Italia porta a casa un soddisfacente incremento di 4 punti percentuali sull’anno precedente, così come la Spagna, mentre invece la Germania aumenta gli arrivi di 5 punti e il Regno Unito di 3.

All’opposto l’Etc segnala il crollo dell’outbound per i turisti russi, colpiti dalla svalutazione del rublo nei confronti dell’euro; per loro i viaggi in Europa stanno diventando sempre più costosi.

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